Chiusura per ferie

avviso ferieBuongiorno!
Vi avviso che la libreria chiuderà per ferie dal 10 al 18 agosto compresi, quindi se avete degli acquisti da fare o dei libri che avevate prenotato da ritirare passate entro venerdì, altrimenti poi dovrete aspettare lunedì 19 agosto.
Ci sono tanti libri in promozione e giochi per far divertire i vostri bimbi in questi caldi giorni di vacanza!

Leggere! Leggere! Leggere!

Amiamo così tanto leggere, stare comodi in un angolo che ci faccia sentire bene, magari in poltrona con un tè caldo a portata di mano se è inverno, mentre d’estate preferiamo starcene all’ombra in un giardino fiorito e con  un bel bicchiere di tè freddo, ma sempre e comunque con il nostro libro.

Che sia un grande classico o un autore emergente e pressoché sconosciuto non ha importanza, l’importante è che quel libro, quelle parole che stiamo leggendo, quasi bevendo come fossero acqua fresca per noi assetati, ci diano quel qualcosa che cerchiamo, quel nutrimento per il nostro cuore e la nostra anima.

E poi ecco che scatta la molla, l’idea improvvisa che dobbiamo assolutamente parlare di questo libro con qualcuno. Il piacere di leggere, talvolta, è anche nel condividere.

Quante volte ci è capitato di imbatterci in un libro così bello da doverlo a tutti i costi regalare ai nostri amici o compagni, salvo poi alla nostra domanda sognante e carica di entusiasmo “allora, non è stupendo?” vedere un velo di imbarazzo scendere sul volto dei poveretti, presi dal panico sotto la spinta della nostra richiesta di sincerità certa di un apprezzamento,  e sentirci rispondere “… sì, è carino… forse però non è il mio genere…”.

Leggiamoglielo. Sì, noi, ad alta voce leggiamogli quel  libro. Leggiamo le nostre pagine più intense mettendo tutta la passione, l’amore,  la sofferenza, la paura oppure la leggerezza e la gioia che noi stessi proviamo attraverso quelle parole.

Leggiamo senza pudore, gesticoliamo, urliamo, gioiamo, arrabbiamoci  e se necessario balbettiamo ed inciampiamo pure nelle parole. Perché così potremo far sentire quello che abbiamo provato noi , sia fisicamente che emozionalmente.

Pensiamo ai nostri nonni o bisnonni o comunque a prima del grande parto umano della TV, quando le persone la sera si riunivano e, mentre i più ricchi si intrattenevano leggendo libri ad alta voce accompagnati dal piano, i più poveri si raccontavano storie imparate a memoria ed ormai da anni tramandate. Per non dimenticare, per capire le situazioni della vita, per insegnarle ai più piccoli, per rammentarle a sé stessi. Perché le emozioni provate venissero condivise con gli altri.

Anche oggi sentiamo il bisogno di condividere, di esprimerci, di parlare. Ma soprattutto che le nostre parole ed i nostri sentimenti, quindi il nostro essere,  non cadano nel vuoto.

In un mondo dove tutti hanno qualcosa da esprimere e lo fanno o con graffiti sui muri o sulle bacheche di facebook , che poi tutti ignorano passando senza alcuno interesse davanti a questi messaggi sia camminando veloci che scorrendo la rotella del mouse,  abbiamo così bisogno di ascoltare ed essere ascoltati. E sentiti.

Leggere con trasporto ad un amico un libro che ha significato molto per noi è un po’ come raccontargli di noi, e così ascoltare un amico che ha qualcosa da leggerci significa disporci a sentire le sue emozioni ed il suo cuore con gioia ed apertura.

E se su facebook abbiamo mille “amici” ma nessuno di essi è disposto a leggerci un brano o ad ascoltarlo per noi, beh, allora c’è qualcosa che non va.

Iman Maleki, Omens of HafezIman Maleki, Omens of Hafez.